Ormai alla sua 19ma edizione, Fa La Cosa Giusta, Fiera del Consumo Critico e degli Stili di Vita Sostenibili si conferma uno degli appuntamenti più storici e coinvolgenti sui temi della sostenibilità.
Rivolgendosi ad un consumatore attento e alla ricerca di prodotti e soluzioni per rendere il suo quotidiano sempre più responsabile e rispettoso sia dell’ambiente che delle persone, la fiera da anni si propone un crogiuolo di attività, aziende, associazioni e progetti che, tra espositori “storici” e nuove leve, accolgono ogni anno migliaia di visitatori.
La fiera spazia fra temi differenti: cibo, turismo, design e arredo, volontariato, beauty e cosmesi, moda… E in effetti, tra le aree espositive più gettonate della fiera c’è proprio Critical Fashion, uno spazio dove aziende e artigiani presentano abbigliamento e accessori realizzati con materiali riciclati o di riuso, filati biologici e naturali, materie prime organiche, tinture vegetali.
Fra gli espositori di quest’area, quest’anno ha partecipato anche Sfashion-net, con una collettiva di brand del network e un’area espositiva progettata ad hoc per mostrare al pubblico la bellezza e l’unicità dello slow fashion.
Grazie alla collaborazione con l’Istituto di formazione Wood Design & Production di ASLAM, abbiamo progettato degli arredi speciali, tutti realizzati in materiali di recupero, che hanno arredato la nostra area espositiva, quasi fosse uno showroom: l’obiettivo era dare omogeneità visiva fra i vari stand, di modo che risaltassero le peculiarità dei prodotti dei vari brand.
Nel nostro spazio, anche un salotto accogliente e colorato, che ha ospitato visitatori e giornalisti interessati a conoscere il network Sfashion-net, e non è mancata una mostra curata per l’occasione, dal titolo Oltre il Tessuto: materiali non convenzionali che diventano moda.
Obiettivo della mostra era presentare e raccontare forme di upcycling contemporaneo attraverso le creazioni di alcuni brand selezionati che propongono prodotti moda partendo dal recupero di materiali non destinati al mondo del fashion.
Economia circolare, recupero delle risorse e rigenerazione dei materiali sono stati dunque alla base della nostra selezione, che ha coinvolto alcuni brand del network invitati ad esporre i propri prodotti.
Così, il pubblico ha potuto entrare in contatto con le svariate possibilità offerte dall’upcycling e al potenziale che possono avere i materiali che crediamo essere uno scarto, attraverso prodotti originali e allo stesso tempo capaci di dare nuova vita ai materiali: dalle reti da pesca che diventano scarpe, ai vecchi ombrelli che si trasformano in pratiche giacche antipioggia.
Sono state giornate intense, divertenti, ricche di confronto e condivisione: difficili da raccontare con le parole…
Ma le facce sorridenti dicono tutto, no? 🙂
